cessori Cell, in una versione modificata per meglio operare nel contesto di un sistema supercomputer. I processori Cell agiscono come se fossero una sorta di "acceleratori" per alcune porzioni di calcolo. Complessivamente il sistema consuma circa tre megawatt di potenza, non molto distante dal dispendio energetico di un centro commerciale di medie dimensioni. I costi complessivi per
Presso i Los Alamos National Laboratory, nel Nuovo Messico, è stato installato il più potente supercomputer al mondo, in grado di arrivare ad una potenza di calcolo superiore al PetaFLOP al secondo. Il nuovo sistema, costruito grazie alla collaborazione di IBM, sarà messo a disposizione per ricerche militari e scientifiche.
La particolarità di questo nuovo supercomputer, conosciuto con il nome in codice di Roadrunner ed in grado di doppiare le prestazioni del precedente supercomputer più veloce al mondo, il BlueGene/L di IBM, è rappresentata dal massiccio impiego di processori Cell, le soluzioni sviluppate congiuntamente da IBM, Sony e Toshiba, combinate con l'impiego di processori AMD Opteron per un totale di 116640 core di elaborazione.
Roadrunner dispone di 12960 pro
l'installazione di Roadrunner ammontano a circa 133 milioni di dollari.
Qualche anno fa, in realtà, un sistema installato in un labolatorio giapponese ha superato il PetaFLOP al secondo di potenza computazionale, tuttavia il sistema non potè entrare nella classifica Top500 List perché progettato esclusivamente per compiti specifici e pertanto non in grado di eseguire il benchmark Linpack utilizzato come riferimento per la graduatoria.
Fonte: New York Times
Riken (Institute of Physical and Chemical Research giapponese), SGI Japan e Intel hanno annunciato nella giornata del 19 giugno lo sviluppo di un supercomputer caratterizzato da una capacità elaborativa in grado di arrivare fino ad 1 petaFLOP, ovvero un milione di miliardi di operazioni in virgola mobile nell'unità di tempo.
Il supercomputer è composto da 201 unità ognuna delle quali equipaggiata con 24 chip Riken Mindgrape-3, per un totale di 4808 processori. Le unità sono collegate a 64 server per un totale di 256 processori Intel Xeon 5000 e altri 37 server equipaggiati con due processori Xeon 3,2GHz ciascuno.
MDGRAPE-3 non potrà però entrare nella lista dei primi 500 supercomputer al mondo, che attualmente vede al primo posto il sistema BlueGene/L di IBM, installato presso il Lawrence Livermore National Laboratory. MDGRAPE-3, che è circa tre volte più potente del primo supercomputer al mondo, è infatti un sistema di calcolo specializzato che non è in grado di eseguire il benchmark LINPACK, ovvero quello standard utilizzato per compilare la Top 500 List.
Il sistema verrà pubblicamente mostrato nella giornata di domani a Yokohama presso il laboratorio Riken.
Fonte: Pinktentacle